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sabato 21 aprile 2012

Appunti di degustazione ... Philip Togni Cabernet Sauvignon 1998

Philip Togni 1998 ... e qui l'America ha veramente un produttore con i fiocchi ! ... 85% cabernet sauvignon ... il resto franc ... 3 ettari e mezzo, questo vino viene venduto in azienda su prenotazione ... Philip Togni in America è il produttore che ad oggi ha prodotto tra i piu' grandi cabernet in assoluto ... siamo nella zona nord della Napa Valley ... non siamo pero in pianura ... questo vino arriva dalle colline dello Spring Mountain e lavorato "alla francese" .... è un vino saporito, gustoso, con un grandissimo equilibrio materia/alcool ... salato e meravigliosamente bevibile ... difficile dargli questa collocazione geografica considerando la freschezza che ritroviamo nel bicchiere ... un vino che assolutamente non ti aspetti, una grande sorpresa ...

Appunti di degustazione ... Chateau Leoville Barton 1986

Chateau Leoville Barton 1986 ... siamo a Saint-Julien a sinistra della Gironda ... terra di Cabernet Sauvignon ... al naso direi :"tappo e integrità del vino" ma questo vino e' così ... si esprime così ! ... bocca straordinariamente fresca ... freschissima ... allo stesso tempo è succoso, gustoso, fine, lineare ... gioca sulla punta dei piedi come una ballerina ... questo millesimo e' figlio di una grande annata, infatti sulla riva sinistra, quasi tutti i vini di questa annata sono grandissimi ...
Questa azienda, di proprietà di commercianti Irlandesi, produce vini molto tradizionali, con poco legno nuovo ma molto molto Cabernet Sauvignon, con l'aggiunta di un pò di Merlot ... purtroppo negli ultimi anni però, lo stile si è un po' troppo "americanizzato" e i vini risultano più massaggiati ... ad oggi quello che beviamo (1986) e' praticamente immortale ...

Appunti di degustazione ... Hermitage 1996 Domaine Jean-Louis chave

.... Chave è considerato uno tra i più grandi produttori di vino al mondo, produttori dal 1481 questa azienda produce vino da generazioni ed e' un'azienda che risponde perfettamente alla logica dei due segmenti, bianco e rosso e in tutti e due eccelle ... 15 ettari di proprietà' circa ... In vigna troviamo sui bacca bianca quasi interamente Marsannne, sui rossi ovviamente Shiraz.
Quello che abbiamo degustato e' uno splendido millesimo 1996 ... al naso inizialmente si e' presentato troppo chiuso ... chiuso e con una volatile che aggrediva forse troppo ... poi, come molte altre sue bottiglie, si apre ... alla grande ...
In bocca e' ancora molto verde e questo per me, oltre ad essere un pregio, e' anche una fortuna ... la lunghezza di questo vino e' strepitosa, considerando che lo shiraz e' uno tra i vitigni più plastici, un vitigno stupendo... Certamente se ragioniamo sulla "difficoltà degustativa" probabilmente e' secondo solo al pinot nero ... anche perché questi due vitigni nelle vecchie annate convergono, e tendono ad assomigliarsi come Brunello e Barolo a volte .. la bocca di questo vino e' freschissima, tagliente , eleganza assoluta ... la nota alcolica e' perfetta perché si unisce alla freschezza e lo rende di una bevibilità estrema ....

sabato 10 marzo 2012

Appunti di degustazione ... Clos de la Roche 1996 Domaine Ponsot

Clos de la Roche 1996 Domaine Ponsot ... un vino che sconcerta, spiazza inizialmente al naso, molto chiuso, molto ridotto ... come impostazione di pinot nero ci appelliamo alla denominazione nella zona di Morey-Saint Denis ... un'azienda dove di legno nuovo (per fortuna) poco e niente, solo in qualche annata troviamo, sopratutto al palato, un apporto maggiore ... ma tendenzialmente uno stile tradizionalista ... un pinot nero che ragiona su una bocca fine, stizzita, nervosa, ma molto elegante, al palato è ancora abbastanza crudo, come dovrebbe essere un pinot nero, dove il velluto lascia spazio all'energia di un tannino ben calibrato ... considerando che stiamo parlando del millesimo 1996, probabilmente uno tra i più grandi con 1993 (secondo me e penso che il 1999 sarà altrettanto grande), non potevamo sbagliare ...

... Borgogna ...

.... penso si possa tradurre così ...

2001 ... per palati evoluti, esperti ...
2002 ... annata ricca, ma ottima ...
2003 ... poca roba ...
2004 ... fa la differenza il produttore ...
2005 ... annata buona, per tutti ma annata molto "americana" ...
2006 ... annata buona ma luci ombre ...
2007 ... annata discreta, da bere subito ...
2008 ... buonissima, annata fredda ma grande, classica ...

sabato 28 gennaio 2012

Appunti di degustazione ...Bandol Couvée Speciale La Toutin - Domaine Tempier 2000 ...

... esistono tre aziende che hanno fatto la storia di questa zona che guarda Tolone e Marsiglia e dove le vigne guardano il mare ... siamo nel sud della Francia, in Provenza, per l'immaginario collettivo questa zona è ricordata per la lavanda ed i rosé a 11 gradi ... invece ci sono aziende che hanno fatto grande questa zona vinicola e sono Chateau Pradaux e Chateau Pibarnon e nell'utimo decennio questa azienda, Domanine Tempier, è forse l'unica che ha scalato una marcia in più rispetto alle altre ...
Il vitigno principe è la Mourvedre ed ha un un approccio al naso, passatemi il termine, quasi "sporco".
Sono vini che partono molto ridotti, i puristi del naso li schiverebbero, ma questi vini magicamente con l'ossigenazione cambiano completamente ... i Bandol fanno parte di quella ristretta cerchia di vini che a mio avviso meriterebbero di essere decantati... ( in Francia andrebbero decantati quasi tutti i Bandol, i vini del Rodano a base Mourvedre e alcuni Shiraz del sud ...) la bocca e' una sinfonia, piena, gustosa, croccante e saporita; sono vini che possono essere classificati anche "imperfetti" ma molto affascinanti, con una bocca strepitosa e con un altissimo punto di bevibilità ...
Tra i Bandol, esistono alcune annate che invecchiano in alcuni casi come i grandi Bordeaux ...

Appunti di degustazione : ... Chateau Beausejour 2005 …


… Nella parte orientale della regione, piuttosto lontano dall'estuario della Gironda, si trova una zona di sicuro interesse enologico e che è considerata fra le zone più importanti di Bordeaux: Saint-Emilion.. Contrariamente all'area del Médoc, il terreno di St-Emilion è prevalentemente collinare, una condizione che determina lo stile dei vini prodotti in questa zona. Le uve principali sono il Merlot e il Cabernet Franc.
La maggiore presenza di uva Merlot rende i vini di St-Emilion molto più rotondi e morbidi di quelli del Médoc, inoltre la loro classe ed eleganza li ha resi celebri e ricercati da molti appassionati di vino…
Chateau Beausejour millesimo 2005 composto da circa un 70 % di merlot, 20% franc e 10% cabernet sauvignon, inizialmente appare leggermente ridotto; poco male perché probabilmente lo rende ancora più accattivante nel suo essere un vino di Bordeaux …

… Polveroso in alcuni tratti, la bocca comunque è succosa, abbastanza ruvida, in alcuni passaggi durante la degustazione possiamo dire che “graffia”.

Un vino con una personalità quasi “piemontese” come impostazione, infatti ci troviamo in presenza di terreni calcarei in questa zona vinicola.

La chiusura è piacevolmente asciutta … un ottimo vino, forse troppo crudo per l'età che ha ma con potenzialità incredibili …